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domenica 19 maggio 2013

Comuni Virtuosi: lettera al sindaco del 2009


Seguo le azioni e le politiche dei Comuni Virtuosi da sempre, sia su internet che ai convegni dove ho potuto partecipare, ascoltando dal vivo le testimonianze di Boschini e Finiguerra. Ho incominciato a parlarne pubblicamente nel 2009 scrivendo una lettera pubblica al sindaco del mio paese, con l'intento di diffondere una coscienza su queste pratiche sperando che queste vengano prese da esempio. Ora incominciano a parlarne anche altri. Così come tutti parlano di nuovo, giovani, rinnovamento, lotta agli sprechi e alla casta, bene comune, partecipazione, impegno. Spero che anche la parola VIRTUOSO non diventi uno slogan

Egregio Signor Sindaco
Approfitto della rubrica creata dalla redazione di Fuoriporta che mette in contatto le istituzioni con i cittadini, per rivolgerLe una domanda:il nostro comune quanto è virtuoso? Per capire cosa intendo dire bisogna spiegare cosa sono i “comuni virtuosi”. Questi sono comuni che si sono uniti in una associazione senza scopri di lucro, con un apposito Statuto e Manifesto che disciplinano i loro intenti ed azioni intesi a difendere l'ambiente e migliorare la qualità della vita.
Le amministrazioni comunali che hanno dato vita a questa associazione sono consapevoli che il benessere dei cittadini dipende dal rispetto della natura e  dalla qualità dell’ambiente sociale, dovuto alla sviluppo sostenibile e la salvaguardia della salute, possibile solo se si cambiano le abitudini quotidiane dei cittadini e innova il sistema economico in modo più efficace ed eco-compatibile con il territorio e le risorse naturali.
Questi comuni, hanno capito da molto tempo, prima dell’esplosione della crisi economica internazionale, che un sistema economico basato sulla produzione infinita  ma che si regge sull’utilizzo di materie prime limitate, non è sostenibile per l’ecosistema terrestre . Il concetto di sviluppo in questo caso non si basa sul consumo, ma sulla qualità della vita. Per intenderci, in questi comuni si cerca di attuare la decrescita, cioè “un sistema economico basato su principi ecologici, in contrapposizione con quelli che regolano i sistemi vincolati alla crescita economica” in senso capitalistico che vede nella corsa all'accumulazione e alla produzione una finalità che trascura i limiti dello sviluppo, dettati dalla povertà, dalla diffusione delle malattie e dal depauperamento continuo delle risorse del pianeta che prima o poi arriverebbero ad intaccare il normale funzionamento dell'economia capitalistica, con un conseguente stallo generale del sistema,come è appunto evidente agli occhi di tutti.
Le esperienze realizzate degli amministratori dei “comuni virtuosi”sono originali ma replicabili in qualsiasi territorio, è dimostrano che le iniziative in favore dell’ambiente non solo sono necessarie per rendere più vivibile la città,ma sono soprattutto conveniente economicamente.
Gli interventi riguardanti il risparmio energetico, l’incentivazione delle energie rinnovabili, la raccolta differenziata che mira a non produrre e a riciclare ogni rifiuto, l’ideazione di meccanismi di trasporto meno costosi e inquinanti, la certificazione energetica degli edifici e la promozione di modelli di “nuova costruzione” che non disperdano energia  ma capaci di crearla, Piani di Governo del Territorio che difendano la natura dalla cementificazione ma che recuperano ed incentivano l’utilizzo di volumi già edificati e valorizzino il patrimonio artistico e paesaggistico, l’analisi, il recupero e l’utilizzo dei corsi d’acqua, ma anche la possibilità di tutti di accedere ad internet gratuitamente e la promozione di acquisti di merci “alla spina” o che abbiano una filiera corta e altri progetti come questi,non solo rendono il luogo dove viviamo puro e sano, capace di attrarre la curiosità dei visitatori, ma generano un nuovo sistema economico capace di creare nuove figure professionali e posti di lavoro capace di ridurre gli sprechi e le spese comunali che poggiano sulle tasse ed imposte pagate dai cittadini onesti.
Quindi le riformulo la questione: che idea di sviluppo ha in mente? La sua amministrazione ha progetti che tutelino il territorio ma che allo stesso tempo migliorino la vita dei propri abitanti e creino nuovi posti di lavoro? Secondo Lei,i progetti sostenuti dai “Comuni Virtuosi” possono essere applicati anche a Vico del Gargano? Adotta o adotterebbe,e in che misura, questa impronta innovativa,“ambientalista e salutista” nelle delibere comunali? Insomma, è "virtuoso” il nostro comune? In che misura? Le piacerebbe che lo diventasse di più?
Se vuole maggiormente informarsi delle attività di questa associazione e conoscere nel dettaglio le numerose iniziative di questi comuni Le consiglio,se già non lo conosce, di visitare il sito  www.comunivirtuosi.org
Auguro a Lei., all’Amministrazione e al Consiglio Comunale ,un buon e cospicuo lavoro rivolto agli interessi e al bene dell’intera comunità vichese

I più Cordiali Saluti
Tommaso Pio dell’Aquila




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