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lunedì 27 gennaio 2014

Quale Memoria?

che senso ha oggi il giorno della Memoria? quale memoria?
sono domande che dobbiamo porci per non incorrere nella retorica che riempie gli auditorium di liceali che ascoltano annoiati l'orrore dell'uomo, senza capire davvero cos'è l'orrore.
per far si che non si dimentichi? dimenticare cosa?
io non dimentico le tragedie di chi in nome di una purezza autoproclamata considera gli "altri" essere inferiori da poter eliminare.
io non dimentico la prevaricazione dei potenti verso le minoranze e gli emarginati.

la memoria non è ricordo storico, ma conoscenza della storia per poter leggere il presente in modo da costruire un futuro evoluto dagli errori del passato.

allora io pratico la memoria
se riesco a vedere nella striscia di Gaza i fili spinati di Auschwitz;
se riesco a vedere nei barconi al largo di Lampedusa i vagoni merci carichi di deportati;
se riesco a vedere la negazioni dei diritti per gli omosessuali nelle leggi razziali dell'Italia fascista;
se riesco a vedere nella politica attuale la superiorità morale che rifiuta ogni dialogo nei comizi di Hitler;
se riesco a vedere nelle bombe lanciate sugli indifesi le camere a gas naziste.

ho buona memoria solo se la pratico, e la pratico solo se rifiuto
i fondamentalismi;
la superbia;
le discriminazioni;
il razzismo;
l'autoritarismo.

“Prima di tutto vennero a prendere gli zingari e fui contento
perché rubacchiavano.
Poi vennero a prendere gli ebrei e stetti zitto
perché mi stavano antipatici.
Poi vennero a prendere gli omosessuali e fui sollevato
perché mi erano fastidiosi.
Poi vennero a prendere i comunisti ed io non dissi niente
perché non ero comunista.
Un giorno vennero a prendere me e non c'era rimasto nessuno a protestare.” (Bertolt Brecht)



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