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lunedì 6 maggio 2013

Il valore delle parole è un BENE COMUNE

Mistificazione. Ora anche la destra parla di BENE COMUNE. Quando belle parole che racchiudono teorie importanti vengono copiate per fini propagandistici si mette in campo un'azione di copiatura che trasforma in slogan i contenuti. Questo è devastante. Tale è la più grande sconfitta dei portatori di una visione di innovazione. Dovrei pensare che chi ci parla di BENE COMUNE, sia diventato fans di Rodotà prima della sua nomina per la Presidenza della Repubblica, che abbia letto Ugo Mattei, che abbia studiato Hardin e Ostrom, che sostenga i ragazzi di Macao e del Teatro Valle Occupato, che abbia votato e fatto votare per dire No alla privatizzazione dell'acqua e del ritorno al nucleare. Dovrebbe essere così, ma non lo è. Non possiamo ripetere quello che è successo con l'economia sostenibile. Sostenibiltà, green, bio sono stati trasformati in slogan proprio da quelli che sono i nemici dei sostenitori dei contenuti di questi significati: hanno ridotto l'innovazione in parole vuote. Non facciamoci rubare il valore delle parole....soprattutto da persone come Alemanno


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