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giovedì 7 novembre 2013

Grillismo Ayatollah: sono prodotti ed ormai parte dello schifo di questa politica

Si offendono ad ogni minima critica e reagiscono in modo scomposto (ayatollah significa ortodosso, difensore della linea). Il loro agire è far prevalere il mezzo sul contenuto, ed è un mezzo quasi sempre sbracato, considerando ogni opinione opposta come un' attacco personale, senza rendersi conto di cosa mettono in piedi: basta leggere i commenti sparsi su internet che vanno dal minatorio,  all'oltraggio passando per osannare e giustifica qualsiasi gesto. 
A furia di epurare  quelli che anche all'interno manifestano qualche perplessità, dimostrano di essere una pletora di pretoriani acritici che menano fendenti alla come viene, dimostrando la completa allergia alla libertà di pensiero. Libertà che non possono esserci fino a quando si è soggetti marchiati con un simbolo che non è di loro proprietà ma del milionario e pregiudicato Beppe Grillo .
A furia di considerare ogni minima critica un attacco complottistico organizzato dai partiti e/o dalla Troika, si diventa come i monaci cristiani del medioevo: fondamentalisti che predicano male e praticano peggio.
Grillo sa solo che vuole il potere e quello che vuol fare su euro e immigrazione è sovrapponibile alla destra xenofoba europea stile Le Pen e Alba Dorata ( anzi ha dichiarato apertamente "se andiamo a sinistra siamo rovinati"  mettendo allo scoperto l'ennesima finzione del "noi non siamo nè di destra e nè di sinistra"), per il resto ciò che la pancia del popolo vuole va bene.
Sdoganando il populismo ha chiuso la porta alla ragionevolezza democratica. Democrazia è l'opposto di populismo la quale porta sempre all'autocrazia che è l'opposto della rappresentatività.
Chi ha in mente un pensiero, o anche una battuta che possa anche lontanamente infastidire il popolo di Grillo, cerca di non manifestarla in pubblico per evitare ulteriori offese dal sapore di minacce. Questa è un'aggressione psicologica che non dovrebbe più succedere, per non darla vinta a chi scambia un atteggiamento dialogante e il non voler essere insultati, o minacciati, come un passo indietro, e quindi una legittimazione per questi, di continuare a brandire le parole come bastoni per la difesa del messaggio supremo pubblicato dal Blog (neanche fosse vangelo). Ma non ci si ferma alle parole. Chiunque è critico verso il grillismo, non viene considerato una persona che la pensa diversamente, ma un'ostacolo che si contrappone alla "Rivoluzione", un pagato di, un reazionario da isolare e vezzeggiare. Da toglierli il saluto.

I deputati e gli amministratori grillini praticano linguaggi e scelte da ultras senza capire che hanno un ruolo diverso da quello del dimostrante. Non rendersi conto che la forma è sostanza, è esattamente il tipo di postura mentale che ha portato Vito Crimi a twittare durante la riunione della giunta su Berlusconi, rischiando di invalidarla. Se lo fanno loro, i grillini fuori dal Palazzo sono legittimati ancora di più a comportarsi come squadristi del web ( sperando che lo squadrismo non si sposti nella realtà). Questo atteggiamento infantile per cui vale tutto, per cui se Scalfari scrive una cosa sgradita scatta il pestaggio del nonno ai giardinetti, per cui se Floris ti risulta sbilanciato (magari perché invita quelli del M5S e non ci vanno) viene prodotta la ienata malriuscita e parte il sondaggio/linciaggio sul blog, sono tutti elementi espressivi che andavano bene in piazza. Quando si assume un ruolo, si deve avere un cambio di passo.  Quelli che fanno satira, e dicono cose serissime schermandosi con la battuta già esistono e fanno un'altro mestiere. Ma magari si fermassero alla satira....  Non capiscono che la loro parola ha un peso diverso che influisce sugli umori, e i gesti sulle azioni.
 L'altro punto focale, mi spiace essere quasi didattico, è che dovono  imparare ad accettare il dissenso, la battuta, ma anche l'opinione seria, senza ricondurlo al complotto o al servilismo. Esiste la possibilità in natura che qualcuno possa pensare di te, come di me, che dici quasi sempre cazzate e lo faccia senza alcun tornaconto personale. c'è l'ipotesi, addirittura, che su alcuni argomenti si possa essere d'accordo e su altri no, senza che questo venga imposto dai poteri forti. che ci siano persone oneste che magari votano PD e vogliono lo stesso cambiare il paese. O persino PDL. O Lega. La propria etica uno la costruisce, pratica e dimostra negli anni,e non chiedendo ad una persona che lo certifichi con un simbolo di sua proprietà. Altrimenti si crede alle favole, che puntualmente si traducono in farsa. E non vanno nemmeno in streaming. 
La purezza della fede del grillismo, sentirsi più puri degli altri è il significato della parola Casta. Per questo parlo di ortodossia, di ayatollah, di linea difesa con termini siderali. Farsi sfiorare dal dubbio semplicemente perchè nessuno è perfetto e solo dal confronto non pregiudiziale possono trovarsi soluzioni condivise e ragionate. In questo modo la Politica rimane arte dell'amministrazione e non si trasforma in Polemica. In questo modo la Politica non si trasforma in Vendetta, perché purtroppo in molti pensano che la vendetta sia la risoluzione dei problemi, ma finti i capri espiatori chi rimane?




liberamente ispirato dalle parole di Luca Bottura

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