Il
fascismo è il fascismo. Non è ne di destra e ne di sinistra. Quindi
l'antifascismo non è ne di destra e ne di sinistra, ma di tutti quelli che
contrastano il fascismo. Questo non è un avvenimento storico, ma un modo di
pensare che presuppone supponenza, perché solo gli ignoranti credono di poter
fare a meno degli altri e sentirsi superiori; violenza, perché gli ignoranti
possono far valere le proprie opinioni solo denigrando chi non fa parte del
proprio gruppo; mistificazione, perché gli ignoranti hanno bisogno di far aderire
la realtà alla propria immaginazione in quanto questa gli è avversa; demagogia,
perché gli ignoranti hanno bisogno dell'adesione totalitaria della popolazione
e per farlo solleticano i sentimenti irrazionali e i bisogni sociali latenti,
alimentando la paura o l’odio nei confronti dell’avversario politico o di
minoranze utilizzate come capro espiatorio e come nemico pubblico, utile alla
formazione di un fronte comune, uniformato temporaneamente dalla medesima lotta
e dunque scevro di dissenso interno, sviluppando di conseguenza, l'idea che il dissenso viene considerato al pari del tradimento.Non esiste libertà di pensiero. Il pensiero è unico, quello del
gruppo. Non esiste coscienza personale, essa è annullata dalla missione di
sovrastare l’altro. Sempre e comunque l’altro è il nemico in quanto tale. Il fascismo
si arroga la decisione di capire cosa è giusto e cosa non lo è, cosa è il bene
e cosa il male. È il male è sempre l’altro. Non ha visioni della società. A l’occorrenza
prende pezzi di idee che trovano favore nel disagio sociale, indistintamente
dalla provenienza e non si preoccupa se questi sono in antitesi fra loro. L’importante
è accontentare il popolo per far accrescere il consenso anche distorcendo la
percezione della realtà. Il culto del
capo, il fascino della forza, l’odio verso l’avversario, la distrazione che
asseconda bisogni anche creati ad arte sono strumentali alla deformazione della realtà. Come scrisse Antonio Gramsci: "Il fascismo si è presentato come l’anti-partito, ha aperto le porte a tutti i candidati, ha dato modo a una moltitudine incomposta di coprire con una vernice di idealità politiche vaghe e nebulose lo straripare selvaggio delle passioni, degli odi, dei desideri. Il fascismo è divenuto così un fatto di costume, si è identificato con la psicologia antisociale di alcuni strati del popolo italiano."
L’antifascismo
è tutto il contrario. È libertà di coscienza e di pensiero, è la consapevolezza
di trovare accordi per una convivenza paritaria e civile con gli altri, dove
tutti hanno la stessa dignità. Dove l’altro è diverso ma la diversità è una
ricchezza e non un’erbaccia da estirpare.
Il fascismo
non è ne di destra e ne di sinistra, ma spesso nasce a sinistra e si consolida affettuosamente
a destra. Chi si arroga il diritto morale di considerare gli altri fascisti, e
chi non difende questo valore trattandolo con diffidenza stanno avvalorando una
grossa incomprensione: il fascismo non è ne di destra e ne di sinistra, così
come l’antifascismo. Il fascismo è fascismo, cioè autoritarismo e disprezzo della dignità umana. La democrazia
è l’opposto, quindi pluralismo e rappresentatività. Destra e sinistra sono
visioni di idee della società che abitano dentro la democrazia. Sono progettualità.
In questi anni in Italia è venuta meno la scelta della progettualità e quindi
della destra e della sinistra in quando la cittadinanza è stata posta dinnanzi
alla scelta di persone: essere pro o contro alcuni individui.
Il
sole e i colori della primavera portano con se il 25 Aprile. Il giorno della
liberazione sta arrivando e senza distinzioni ideologiche dobbiamo essere tutti
antifascisti. Solo chi crede di essere moralmente superiore e vede la
perfezione in se stesso non dovrebbe essere contento in quanto non ha capito il
senso della democrazia anche se la inneggia.
Lasciamo
perdere la nostalgia e gli asti. Io incomincio già a fischiettare un certo
ritornello, che senza vergogna e gelosia devono tutti cantare...."una mattina, mi son svegliato. Oh bella ciao, bella ciao, bella ciao ciao!"
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