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giovedì 11 aprile 2013

Fare il Partito Social-Demoratico e Partito Liberal-Democratico alleati contro gli "Ismi"


Franceschini dice di essere preoccupato seriamente per la scissione del PD. Io non mi preoccuperei e non parlerei di scissione. Si pensi invece ad un rimescolamento dei pensieri e delle anime. lo si faccia senza creare astio perché i nemici sono altri. non sono nemici solo nostri ma del bene comune. L'Italia vive nell'eterna epoca dei personalismi ma venga da noi del centro-sinistra la visione della progettualità comune anche tra persone con idee diverse ma che condividono principi condivisi. Renzi, Bersani, Vendola, Tabacci, Nencini, Barca, Civati ed altri o anche alcune personalità che hanno camminato sul percorso di Scelta Civica non sono così diverse e sicuramente possono lavorare insieme per formare un'alternativa ai fondamentalismi dei movimenti personali del berlusconismo e del grillismo. Non dobbiamo farci travolgere dalle ostilità che possono derivare da modi di pensiero diversi. credo che condividiamo case con coinquilini con cui non si convive al nostro agio o in case dove sarebbe piacevole condividere con altri. Ma facciamo parte dello stesso condominio. Per andare sul pratico, credo che sia il momento che PD, SEL, PSI e Centro Democratico si sciolgano per rimescolarsi e formare due grandi partiti dal respiro europeo e alleati in Italia : Partito Social-Democratico e Partito Liberal-Democratico dove in quest'ultimo possa confluire anche alcuni esponenti di Scelta Civica. Fare questi scombussolamenti in un periodo così delicato non è semplice e forse deleterio, ma dipende sempre da come si fa. Andare avanti così, con litigi famigliari e panni sporchi lavati certe volte in malafede in piazza ci fa fare sicuramente una brutta figura, dando l'impressione di non avere la forza di prendere in mano la difficile situazione dell'Italia. Allora credo che una separazione e unione consensuale, in piena armonia e libertà, possa rinforzare il centro-sinistra e dare all'Italia una certezza di rinnovamento e fiducia. Se l'idea piace bisogna capire come fare. non ho un piano in tasca ma alcune cose le so: 1) innanzitutto nessun litigio o scherno che possa indebolirci nei confronti degli altri. Più noi ci indeboliamo più loro si rafforzano. si decide una linea unitaria tra tutto il centro-sinistra è la si persegue. 2) Nessun personalismo e arrivismo. se siamo divisi non si va da nessun parte. 3) Nessun abbraccio mortale con gli "ismi" ma si faccia vedere concretezza e dignità. concretezza nel senso di presentare al popolo le problematiche reali e le proposte. Dignità nel senso che noi non siamo peggio degli altri ma meglio. questo bisogna farlo capire senza supponenza o in maniera radical chic. nella nostra coalizione ci sono tutti gli elementi che in troppi vedono in altri, ma credo che bisogna avere il coraggio dimostrato da Veltroni di tagliare i rapporti con certe persone. Questo mi fa parlare del prossimo punto. 4) Dobbiamo recuperare gli affezionati che si sono sentiti rappresentati in altri schieramenti e questo si può fare se a questi gli si da un segnale di totale cambiamento nella nomenclatura e gli si coinvolga nelle decisioni. 5) Dobbiamo anche raccogliere consensi di chi fino ad ora ha votato destra altrimenti non si vince e se non si vince non si cambia. Questo in molti l'hanno capito ed è per questo che si sta creando del nervosismo. Per questo motivi i più liberalisti ( c'è differenza tra liberalismo e liberismo ) devono stare in una casa e quelli più sociali in un altra. Ma sempre nel condominio del centro-sinistra almeno momentaneamente, almeno fino a quando l'Italia avrà una destra che si liberi di Berlusconi e rientri dignitosamente nel percorso del PPE, non come ora che viene considerato un inquilino scomodo e antipatico.

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