Instagram

Instagram

sabato 16 marzo 2013

Abbiamo le pale piene. ora basta

L’ostinazione è una qualità ammirevole fino a quando non si traduce in atto di guerra. Pare che sia proprio questa l’intenzione del governo nazionale (Berlusconi prima e Monti ora) nei confronti del Gargano. Dopo aver autorizzato ripetutamente  le trivellazioni del nostro mare, sempre ripetutamente cercano di ficcarci in mezzo delle pale eoliche di circa 100 metri. Tutti ripetutamente respinti dalla popolazione e dalla Regione Puglia. L’ultimo progetto è in grande stile: tre parchi eolici che prevedono in totale 200 aerogeneratori che si manifestano in tutta la loro imponenza da Cagnano Varano a Margherita di Savoia. Immaginate di guardare il mare del Gargano e ammirare dappertutto PALE EOLICHE che si ergono come sbarre dietro le quali ci sono le Isole Tremiti e i tramonti. Non sono sciocchezze. Tutti gridano al cambiamento, senza rendersi conto di andare dietro sempre alle stesse logiche ma presentate in modo nuovo. Il male del nuovismo: manifestare un cambiamento che non è altro che una riproposizione dei vecchi schemi. I parchi eolici off-shore in una terra a vocazione turistica hanno un solo intento: creare profitti per pochi distruggendo le risorse comuni e splendide che appartengono a tutti. La risorsa di cui si sta parlando in questo caso è il PAESAGGIO. Può sembrare un discorso romantico ma è molto concreto. Il paesaggio è cultura, storia, valorizzazione del presente che verrà impiegato nel futuro. Tutte queste cose hanno valenze economiche, come si dice adesso con un termine che va molto di moda,sostenibile, cioè durevole e non distruttivo. Parchi eolici off-shore nel nostro mare distrugge l’economia turistica, la nostra storia e il nostro futuro. Un governo di stampo diverso da quello precedente, subito, servirebbe ad impedire questo scempio. Una cosa concreta, risposte di cui abbiamo bisogno. I litigi sembrano danze sulle macerie e francamente il momento richiede serietà e non balletti


Nessun commento:

Posta un commento