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domenica 12 maggio 2013

Commento di Francesco Saggese alla sospensione dell'esclusione di Vico dai Borghi Belli.

Vi invito a leggere il commento del signor Francesco Antonio Pio Saggese al post "Vico è ancora nel Club dei Borghi Belli. Si è salvata (per ora) grazie alla passione dei suoi cittadini". Lo ringrazio per aver condiviso un pensiero pieno di contenuti e di significato. Uno specchio per noi vichesi dove poter guardare in faccia le nostre responsabilità. Vico ha rischiato di incappare in una figuraccia tremenda dalle conseguenze economiche e di dignità altissime. Se le tante parole di amore per il centro storico, decantato da tutti, fosse messo un pò, senza compiere tanti sacrifici, in atto, sarebbe davvero bello, e con merito saremmo una bella comunità, prima ancora che un bel borgo.

Ieri sera sono andato al cinema a vedere un film: “No. I giorni dell’arcobaleno” di Pablo Larrain.
Una pellicola davvero interessante su come la popolazione cilena sia riuscita a sbarazzarsi dopo anni terribili e violenti dalla dittatura del generale Pinochet senza versare una sola goccia di sangue. Sangue usato a fiumi dal generale per affermare invece la sua legge.
Questa mattina leggo sul vostro blog che “Vico si è salvata (per ora) grazie alla passione dei suoi cittadini”, anche questo molto interessante.
Certo, non oserei mai paragonare la dittatura di Pinochet agli ultimi anni che Vico ha vissuto e ai fatti che lei richiama. Ma ad accomunare sia un caso (estremo) che l’altro (non estremo ma importante) c’è sempre e solo il cittadino comune, quello di tutti i giorni.
L’energia che il cittadino comune può generare è enorme.
Una forza che va esercitata nelle sedi opportune, principalmente nella cabina elettorale, ma non solo.
Da vichese sono orgoglioso di sapere che un gruppo di cittadini si sia mobilitato di fronte alla possibile cancellazione di Vico tra i Borghi più belli d’Italia, vittima dell’immobilismo decisionale della precedente amministrazione.
Vi ringrazio uno ad uno.
Così come voglio ringraziare il Commissario Prefettizio e la Segretaria Comunale.
Non vivo più a Vico e non so in questi giorni con quale enfasi (qualora ce ne fosse) la parola “Centro Storico” troneggi nei programmi elettorali, nei comizi, tra la gente.
Non conosco le prospettive concrete con cui si pensi oggi al centro storico.
Siamo stanchi però di sentirci dire che il cento storico di Vico è una risorsa. Lo sappiamo.
Diteci, tra le tante cose che ci sarebbero da dire, almeno in che modo lo possiamo far uscire dal suo isolamento, con quali progetti finanziabili.
Ma non voglio puntare il dito solo contro gli amministratori di turno.
Un vecchio detto popolare insegna che ognuno ha il governo che si merita.
I cittadini vichesi in passato hanno perso un treno, quanto meno uno spiraglio.
Non voglio entrare nel merito delle precedenti amministrative, ma anche quella era una pagina già scritta, una storia che si sapeva già come sarebbe andata a finire, chi avrebbe vinto e chi avrebbe perso.
A mio giudizio (me ne assumo ogni responsabilità) i cittadini vichesi in quell’occasione non hanno avuto molto coraggio.
Ho seguito con molta attenzione la formazione delle liste impegnate in questa tornata elettorale.
Anche qui preferisco non entrare nel merito.
Il risultato certo sarà che chiunque vincerà non rappresenterà nemmeno la metà degli elettori.
Vico è stata ancora vittima di certi personalismi che hanno moltiplicato le divisioni, spartito le famiglie.
In una fase, quella della formazione delle liste, dove per la comunità vichese e per i suoi problemi, si doveva ricercare la chiarezza politica, la competenza (parola purtroppo abusata), è prevalsa l’improvvisazione, la strategia dell’ultimo minuto, il singolo, l’esserci a tutti i costi.
E questo non è mai un bene per una comunità.
Ma al di là della politica, la battaglia per tenere Vico tra i Borghi più belli d’Italia, la dobbiamo vincere tutti noi vichesi. In primo luogo responsabilizzandoci sull’importanza di custodire il centro storico e nel difenderlo contro ogni vandalismo abusivo e non.     
Spero che il gruppo di cittadini che si è mobilitato per tenere Vico tra i Borghi più belli d’Italia continui il suo lavoro. Per quello che posso mi renderò disponibile. Lo facciamo un comitato? Oppure un associazione. Magari già c’è ed io non lo so. Speriamo.


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