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sabato 27 aprile 2013

Una liberazione particolare agli Eremi di Pulsano

Quest'anno il giorno della Liberazione ho fatto qualcosa di particolare come dovrebbe essere di norma trascorrere ogni 25 Aprile.
Abbiamo saputo che la Onlus Pro Valloni Garganici di Angelo Torre si era interessata a restaurare gli Eremi di Pulsano e che aveva bisogno di persone volenterose per trasportare il materiale necessario in percorsi che si possono fare solo a piedi. Singoli cittadini e associazioni hanno risposto all'appello all'insegna della natura, cultura e comunanza identitaria.
Io ed il mio amico Vincenzo non ci siamo fatti sfuggire l'occasione e ne abbiamo approfittato per fare in un solo momento un sacco di cose: conoscere uno dei posti più affascinanti e inaccessibili della nostra terra, dare un piccolo contributo al bene della nostra terra, passare una bellissima giornata immersi della natura, conoscere un sacco di persone interessanti e simpatiche.
La catena umana formatasi per trasportare le pietre necessarie per rinforzare le pareti degli eremi è stato il simbolo di questa giornata conclusa con pranzetto di pane, pomodoro, vino e salsicce per persone spartane.
Camminare per percorsi scoscesi con 5-8 kg di materiale sulle spalle, con simpatici dirupi profondi che dal basso ti salutano avvertendoti di stare attenti a dove mettere i piedi è faticosi, ma ne è valsa la pena. La paura di cadere era impercettibile dinanzi alla voglia di scoprire, anche per chi soffre di vertigini come me. Il richiamo del paesaggio parlava della forza delle piccole cose. Le costruzioni di Dio e quelle degli uomini ispirati da questo stesso Dio emanavano una bellezza che riesce a capire chi ancora si meraviglia di fronte a paesaggi di pietra. Di chi riesce a capire quanto sia stupenda la semplicità.





















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